Consulenza organizzativa

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La consulenza organizzativa è costituita da un insieme di attività, fornite dal consulente, che hanno lo scopo di aiutare il cliente a percepire, capire e agire sugli eventi che si verificano nel suo ambiente.

A grandi linee la consulenza organizzativa si sviluppa in tre passaggi fondamentali. Il primo riguarda il cosiddetto colloquio di committenza che nonostante il termine al singolare può svolgersi in più incontri.

Esso è funzionale alla conoscenza della cultura organizzativa e del contesto nel suo insieme. La cultura organizzativa è una struttura mentale collettiva che si manifesta concretamente attraverso i comportamenti, i miti, i racconti, i simboli, gli artefatti, i rituali e le cerimonie.

È composta di valori, credenze e norme che sono alla base dei modelli operativi collettivi. È una metafora fondamentale che organizza e guida la lettura e l’interpretazione dell’organizzazione.

Durante il colloquio di committenza il cliente generalmente ci illustra il suo punto divista circa le difficoltà dell’organizzazione. In altre parole il cliente che conosce già qual è il problema ci chiede la migliore soluzione possibile. Ma spesso l’analisi della domanda di committenza porta ad ampliare e superare il livello manifesto della richiesta del cliente perché fa emergere altri contenuti e altri modalità di funzionamento posti per così dire in background.

Il passo successivo consiste nella riformulazione della domanda di committenza in cui con un approccio multidimensionale si ridefinisce il problema in tutti i suoi aspetti. Infine nell’ultima tappa il consulente può formulare la sua proposta d’intervento.

La consulenza organizzativa si svolge in un clima di collaborazione e partecipazione attiva da parte del cliente e presuppone da parte del consulente un atteggiamento di aiuto e di ascolto empatico.

Non è una consulenza “su” ma una consulenza “con”. Il consulente è esperto di metodi e tecniche e sicuramente conosce l’ambito in cui sta operando, ma il cliente conosce il funzionamento della sua organizzazione fin nei minimi dettagli. L’analisi del contesto organizzativo in modo collaborativo promuove nelle persone che vi partecipano (che ho definito in senso generale il cliente) la capacità di “leggere” non solo i vincoli e gli ostacoli che i contesti di varia natura pongono ma anche le opportunità da cogliere e sviluppare.

L’analisi del contesto organizzativo permette la presa di coscienza della numerosità delle interazioni possibili tra tutte le variabili in gioco sia soggettive sia oggettive.

La consulenza organizzativa è intesa perciò come consulenza di processo (E.H.Schein, 1987) e favorisce a livello individuale e organizzativo lo sviluppo di abilità di coping utili per agire sugli eventi in modo efficace e produttivo.

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