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Il disturbo d’ansia di separazione nell’infanzia

Il disturbo d’ansia di separazione nell’infanzia

Il disturbo d'ansia di separazione è il disturbo d'ansia più frequente nell'età scolare. Si scatena alla separazione dai genitori (anche solo prevista) o all'allontanamento dai luoghi familiari.

Si manifesta con condotte diverse a seconda dell'età del bambino. Se l'ansia di separazione è ritenuta fino a un anno di età indice di un corretto sviluppo ed è considerata normale nei momenti di passaggio da una fase evolutiva a un’altra, in molti casi quando l’ansia di separazione è persistente, intensa e inappropriata all’età essa diventa un “disturbo”. L’ansia di separazione assume perciò un significato diverso e, a volte, molti genitori tendono a sottovalutarne i sintomi nell’attesa che passino con il tempo.

Nel bambino più piccolo prevalgono le crisi di pianto disperato, l’agitazione psicomotoria e l’inseguimento delle figure di attaccamento ma sono anche presenti diversi sintomi psicosomatici: nausea, vomito, enuresi, encopresi e dolori in più parti del corpo. In alcune occasioni, se prevale una componente depressiva, il bambino può rimane immobile e con lo sguardo sbigottito.

Nei bambini più grandi l'ansia di separazione non si manifesta direttamente nel comportamento. Anche se è presente l’espressione di sintomi psicosomatici come vertigini, palpitazioni e sensazioni di svenimento. Il comportamento viene spesso inibito e condizionato da sentimenti di insicurezza, irritabilità e ricerca continua di contatto fisico con il genitore. Sono spesso presenti disturbi del sonno e incubi notturni.

Anche se l'ansia di separazione non produce distorsioni gravi nello sviluppo psicofisico del bambino potrebbe diventare un precursore di disturbi clinicamente significativi che si manifesteranno in modo più strutturato negli anni successivi.

Quindi se l’ansia di separazione tende a permanere e non è associata a una malattia organica o a eventi significativi come lutto, trauma, difficoltà relazionale specifica, è consigliabile una attenta valutazione psicologica cui far seguire eventualmente un intervento su più fronti: bambino, famiglia, scuola.

Fonti:

  • Ainsworth MDS, Blehar MC, Waters E, Wall S. Patterns of attachment: Psychological study of the Strange Situation, 1978, Hillsdale, NJ: Erlbaum.
  • American Psychiatric Association (APA), Manuale diagnostico e statistico dei disturbi mentali (DSM-5), 2014, Raffaello Cortina Editore.
  • Bowlby J., Attaccamento e perdita, Vol. 1-2-3, Bollati Boringhieri.

Immagine: Pixabay