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Il mind wandering e le trappole della mente

Il mind wandering e le trappole della mente

Per mind wandering si intende il semplice vagare con la mente in modo intenzionale quando non si è attivamente impegnati in una attività o quando si svolge un compito monotono o ripetitivo. Non va confuso con il rimurginio e la ruminazione.

Con il mind wandering noi spostiamo l’attenzione dalle attività che stiamo svolgendo a pensieri, sensazioni, emozioni. Infatti è esperienza comune lasciare vagare la mente mentre percorriamo in auto un tragitto che conosciamo bene. Il mind wandering è un modo di funzionare della mente. Di per sé non è disfunzionale anzi favorisce il pensiero creativo, il problem solving e l’insight.

Le trappole della mente: rimurginio e ruminazione

Importante è distinguere il mind wandering dal pensiero ripetitivo intrusivo nelle forme di rimurginio e di ruminazione, dove non parliamo di un semplice vagare con la mente in modo intenzionale ma piuttosto di un rimanere intrappolati in una serie di pensieri negativi sul passato (ruminazione) o sul futuro (rimurginio) senza riuscire a venirne fuori. Il rimurginio e la ruminazione spesso si presentano insieme e possono diventare sintomi invasivi e invalidanti.

Il rimurginio (ansioso) riguarda pensieri negativi, per lo più preoccupazioni (worry) su ciò che potrà accadere nel futuro o nella vita quotidiana come il timore per le proprie condizioni di salute, fallire un esame, perdere il lavoro, e così via. Il rimurginio è comune a tutte le forme di ansia ed è centrale nell’ansia generalizzata e nel disturbo ossessivo-compulsivo. Riduce la capacità di concentrazione e “consuma” molte risorse cognitive.

La ruminazione (depressiva) è simile al rimurginio ma attiva pensieri e ricordi negativi del passato e ha un forte impatto sull’umore. La ruminazione riguarda di solito contenuti di fallimento e di perdita simili a: “cosa ho fatto per meritarmi tutto questo”.

Come uscire dalle trappole della mente

Un primo passo per uscire dalle “trappole della mente” è avere consapevolezza della differenza tra il mind wandering (funzionale all'insight, alla creatività e al problem solving) e la ruminazione e il rimurginio.

Inoltre può essere utile una valutazione psicodiagnostica dove possiamo definire il nostro stato di salute psicologica. Ovvero possiamo definire un profilo di funzionamento mentale attraverso l’analisi di determinate capacità come per esempio: stabilire e mantenere relazioni, regolare l’autostima, capacità di adattamento e resilienza, stile difensivo e strategie di coping . Questo lavoro di analisi è molto importante considerando l’impatto che tali forme di pensiero ripetitivo intrusivo hanno sulla salute fisica e mentale.

Può essere d’aiuto, a un livello di prevenzione primaria, la pratica della mindfulness prima che la mind wandering diventi disadattiva. Sono anche utili attività per sviluppare la consapevolezza e il controllo delle funzioni cognitive come l’attenzione, la concentrazione e la memoria.

Il ruolo della ruminazione nella psicopatologia

Ancora non è molto chiaro il ruolo della ruminazione nella psicopatologia, soprattutto nel disturbo depressivo maggiore e nello stress cronico, e quali siano i rischi per la salute. Comunque l'associazione tra ruminazione e disturbo depressivo maggiore è uno dei risultati maggiormente replicati in letteratura.

È chiaro però che la ruminazione è associata a conseguenze maladattive sia a livello del tono dell'umore sia a un'alterazione cronica della funzionalità del sistema nervoso autonomo a causa di una costante e intensa attivazione fisiologica. In altri termini siccome la ruminazione costringe a essere focalizzati su pensieri ripetitivi negativi per almeno il 50% del tempo giornaliero, di conseguenza il sistema nervoso autonomo rimane sempre attivo come se l'individuo percepisse di essere costantemente in pericolo.

In altre parole, il vagare della mente smette di svolgere la sua funzione adattiva e si trasforma in un fattore di rischio per la salute ogni volta che diventa rigida e inflessibile come accade appunto nel pensiero ripetitivo intrusivo nelle forme di rimurginio e ruminazione.

Infine, in questo articolo un altro interessante punto di vista sul fenomeno della mente che vaga e su come tenere occupata la mente.

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Fonti:
  • American Psychiatric Association (2013), DSM-5. Manuale diagnostico e statistico dei disturbi mentali.Tr. it. Raffaello Cortina Editore, Milano 2014.
  • G. Caselli, G.M. Ruggiero S. Sassaroli, (2017), Rimurginio, Raffaello Cortina Editore, Milano.
  • C. Ottaviani, L. Shahabi, D. Shapiro (2015), Il pensiero intrusivo nella depressione maggiore: conseguenze sull'umore e sulla salute. In Cognitivismo clinico,12,1, 20-32. 
  • Jon Kabat Zinn,(2016), Vivere momento per momento, edizione riveduta e aggiornata, Casa Editrice Corbaccio, Milano.
Immagine: Adobe Stock